Non conoscevo Collepino fino a che la ragazza della pizzeria di Assisi dove abbiamo mangiato appena arrivati non lo ha nominato. Ci ha detto chiaramente che vorrebbe trasferirsi là ma è un po’ difficile perché essendo un paesino minuscolo è già tutto abitato ed è difficile che una casetta si liberi.
“Ma è veramente così bello?” Ho pensato.
Presto, fatto. Il giorno seguente, dopo aver visitato Assisi, siamo andati a visitare questo piccolo paesino. Credetemi, quella ragazza aveva ragione. Collepino è un gioiellino, è un groviglio di viuzze, casette, casettine con porticine, finestrelle, vasi di fiori… impiegherete una mezz’oretta a vederlo tutto, se amate fotografare ogni angolo invece, mettete in conto anche un’oretta.
Un po’ di storia
Anticamente detta Colle-Lupino, era un castello costruito da pastori e boscaioli che lavoravano nelle vicinanze dell’Abbazia alto-medievale di San Silvestro (a 2 km circa dal paese, la chiesa romanica rimasta è visitabile, ma noi non siamo riusciti per questioni di tempo). Costruito in pietra locale bianca e rosa e restaurato dagli stessi abitanti del borgo (meno di 50, secondo il censimento Istat del 2001!), oggi del castello rimane una porta di ingresso, resti delle mura e quattro delle sette torri antiche.
Dove si trova Collepino
Il paesino è una frazione del comune di Spello, situato nel Parco del Monte Subasio. É raggiungibile tramite una strada panoramica che da Assisi collega Spello: una volta arrivati a Spello seguite le indicazioni per Collepino e San Giovanni (SP49). La strada è un po’ tortuosa ma ad un tratto girerete l’angolo e…bam!
Vedrete Collepino stagliarsi fiero davanti a voi, arroccato sul Monte Subasio (purtroppo è difficoltoso fermarsi a bordo strada a fotografare, quindi posso solo raccontarvi cosa ho visto). Parcheggiate (c’è uno spiazzo dove si può parcheggiare ed anche un bagno pubblico) e siete pronti per visitare Collepino! 🙂
Fotografie
Non mi resta che lasciarvi un po’ di fotografie di questo splendido borghetto-castello, io ne sono rimasta sorpresa ed affascinata. Mi immagino in primavera o d’estate, quanto sia colorato e fiorito! Spero di tornare, perché non amo mettere le bandierine del “ci sono stata” e poi scappare via. Amo tornare, perché ogni volta che si torna è sempre diverso, si è sempre diversi.

Il panorama appena arrivati a Collepino