Questo aforisma mi ha fatto molto riflettere, tanto da volerne scrivere un post.
Oggigiorno ci sono moltissimi modi (economici e non) di spostarsi per il mondo, e ci sono miriadi di motivazioni per fare la valigia e partire. Molte più persone viaggiano rispetto al passato, per fortuna. Ma…
Quanti di noi viaggiano davvero?
Chi è il viaggiatore? Chi è il turista?
Vi dico come la penso.
Credo che spesso attribuiscano ai termini turista e viaggiatore lo stesso significato. Per me non sono la stessa cosa: la differenza sta nell’idea di viaggio che si ha.
Il turista va in vacanza.
Ha voglia di relax, di cambiare aria, di uscire dalla routine, di godersi il tempo con la propria famiglia, farsi nuovi amici, conoscere la cultura locale ecc…ma non vuole uscire dalla propria area di comfort. Purtroppo ho conosciuto persone che andando all’estero cercavano l’Italia: amicizie, cibo, animazione ecc…tutto italiano. Gli piace dire “lì ci sono stato”, postano foto o status per far invidia agli amici (ammettiamolo, non tutti usano i social solo per condividere gioie).
Fortunatamente non tutti sono così.
Ma il viaggiatore è molto di più.
Il viaggiatore si adatta, abbandona le sue certezzee si tuffa al 100% nella cultura locale, frequenta – per quanto possibile – gli insiders, lascia fluire le sue energie, si emoziona, incontra altri viaggiatori (non necessariamente italiani), assaggia, annusa, guarda tutto con gli occhi della curiosità, è libero e vive appieno la sua esperienza, con tutti i suoi 5 sensi.
Sono stata turista per molto tempo, ma da qualche anno a questa parte ho cambiato registro. Ho iniziato a percorrere un nuovo viaggio: quello interiore.
Ho iniziato a portare le caratteristiche del viaggiatore nella mia vita, a 360°.
Il cammino finirà quando smetterò di respirare. E nonostante al momento mi collochi nel mezzo tra turista e viaggiatore…sento che sto percorrendo il sentiero giusto.
E voi come la pensate?