Quando ero “bimba” viaggiavo si, pochissimo, ma…con una “filosofia diversa”…viaggiavo perchè seguivo i miei genitori durante le vacanze, ma mi annoiavo a morte quando mi portavano nei santuari, chiese…a camminare…ero bimba, volevo solo giocare al mare con la sabbia e conoscere nuovi amichetti…
Ho vissuto i primi 3 anni della mia vita a Marina di Massa, a 300 metri dalla spiaggia, che fortuna! Ma ho pochissimi ricordi di quel periodo, un laghetto con pesca sportiva, il mio asilo, e il mare agitato in un giorno per me indimenticabile.
Poi…il lavoro di mio padre ci ha costretti al trasferimento in Lombardia.
Non capivo quanto mi sarebbe mancato il mare, ma la mia mamma si…pianse moltissimo, piange ancora adesso quando ci pensa.
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Io cucciola, nella mia casa al mare |
Continuammo tutte le estati a viaggiare, al mare o in montagna, sempre in auto, ma col tempo iniziai ad avere paura di alcuni mezzi di trasporto, soprattutto il traghetto…e l’aereo. Mi affascinava invece il treno, anche se non lo avevo mai preso! La prima volta che lo presi…avevo 10 anni, ero talmente felice…era un treno a due piani, che mi avrebbe portato dai nonni a Colli, un piccolo paesino in provincia di Frosinone. Una tratta da un’ora e mezza… Roma Termini-Ceprano Falvaterra…il traballare continuo del treno mi ha cullato tantissimo, tant’è che mi sono addormentata come un sasso! Oggi sono pendolare, il treno è uno dei mezzi che uso tutti i giorni…ed ogni volta sono contenta di salirci (ritardi a parte!), mi piace leggere e sentire il rumore sulle rotaie, il suo cullare, mi piace guardare fuori dal finestrino, mi piace ammirare il paesaggio, che per molti può sembrare sempre uguale, ma per me…cambia sempre! Soprattutto il cielo…anzi, i cieli. Spesso mi ritrovo a fotografarli.
A 7 anni presi il primo traghetto che da Santa Margherita Ligure mi avrebbe portato a San Fruttuoso e poi Portofino. Nessuno dei 3 sapeva nuotare…mia mamma poi mostrava timore di quel blu profondo, e della barca che “andava su e giù”…Purtroppo non recepivo i segnali positivi che i miei volevano trasmettermi…la bellezza dei colori del mare a riva, quel verde acqua che ora è il mio colore preferito, e quell’abbazia meravigliosa, che ora desidero con tutto il cuore di tornare a rivedere.
Non so…ho recepito altri segnali…che mi porto ancora adesso dietro. Ho sempre avuto paura dell’acqua, inspiegabilmente. Ora so nuotare e adoro il mare, lo ammiro, lo contemplo, ma ho timore del suo blu, della sua profondità e di non vederne il fondo.
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Poi…quando ebbi 12 anni, ecco il viaggio in Sardegna, e la necessità di prendere l’aereo: mai avrei pensato di prenderlo, non mi ero mai posta il problema, semplicemente perchè non avevo idea nemmeno di viaggiare nel mondo, non so come spiegarlo…non mi passava per la testa, non ero consapevole. Ero ignorante.
Del mio battesimo dell’aria ricordo pochissimo, solo che il decollo fu tremendo, per me ovviamente, tremavo tutta, ed ho pregato dall’inizio alla fine. Ma una cosa meravigliosa l’ho vista dall’alto, anzi tante cose…ho visto il mare della Costa Smeralda, i colori della Sardegna, quei paesaggi brulli e selvaggi che ho scoperto di adorare.
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Fonte: www.skyscrapercity.com |
Quella vacanza a Golfo di Marinella fu meravigliosa…mi accorsi per la prima volta che noi uomini abbiamo un tesoro tra le mani, la nostra Madre Terra, e dobbiamo prendercene cura.
Ricordo benissimo mio padre quando (se non sbaglio proprio l’anno del nostro viaggio in Sardegna) gli porsi il mio diario segreto e gli chiesi di farmi una dedica…mi fece un disegno meraviglioso…e scrisse delle parole che compresi solamente anni e anni dopo:
“Vedere, Capire, Conoscere per…Amare, Amare Amare!”
Viaggiai ancora negli anni successivi, anche in aereo, ma non ero ancora in grado di “comprendere” appieno quelle parole…per il terrore dell’aereo smisi di prenderlo per 6 anni. Amavo viaggiare ma mi limitavo, cercavo solo mete in traghetto, bus o auto, col tempo mi accorsi che non era abbastanza.
Nel “lontano” 2010 ho voluto mettere in pratica al 100% le parole di mio padre. Finalmente avevo capito. E decisi di FARE qualcosa.
il mio “viaggio del risveglio”.
Non mi sono più fermata.