A Gubbio ci siamo stati per due notti e l’abbiamo visitata in lungo ed in largo sia di giorno che di sera. Girare circondati dalle lucine e gli addobbi di Natale poi è stato uno spettacolo. Se la si vuole visitare bene basta un giorno, ma un giorno bello pieno. C’è veramente un sacco da vedere. Il mio consiglio spassionato è rimanerci almeno una notte e godersi il borgo almeno 2 giorni.
Proprio perché c’è tantissimo da vedere questo articolo è lunghissimo. Oh, io vi ho avvertito 🙂
Breve storia di Gubbio
Facile racchiudere in poche righe una storia di migliaia di anni?
No. Per niente. Cercare di dare un’infarinatura della storia però non fa mai male, anzi. Aiuta a rendersi conto di quanto importante fosse Gubbio già da tempo immemore.
Si hanno resti di presenza umana già dal Paleolitico (i resi archeologici si trovano nel Museo Civico, nel Palazzo dei Consoli). Fu borgo preromano (gli Umbri popolavano la zona) e poi nell’89 a.C. città romana (fondata con il nome di Eugubium, ecco perchè gli abitanti si chiamano eugubini).
Durante il periodo delle Signorie, Gubbio divenne feudo dei Duchi di Montefeltro e dei Della Rovere in seguito.
Nel 1860 fu annesso al Regno d’Italia, divenne comune umbro (appartenente alla provincia di Perugia) e non più marchigiano.
Il 22 giugno del 1944, a seguito dell’uccisione di due ufficiali tedeschi, quaranta civili innocenti furono mitragliati.
Cosa vedere a Gubbio in un giorno: itinerario a piedi
Come ho già detto, Gubbio è una città che si può godere da cima a fondo camminando. Lasciate che vi mostri cosa vedere con un itinerario studiato per farvela godere in un giorno pieno. Vi mostro anche la mappa di Google così potrete rendervi conto delle distanze.
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Teatro Romano e Antiquarium
Vi consiglio di partire con il vostro giro proprio dal Teatro Romano. C’è un grande parcheggio gratuito e non siete lontani dal centro storico di Gubbio.
Il teatro è uno dei resti delle antiche vestigia di Eugubium, risalente al I sec. a.C. E’ immerso in un grande parco verde dal quale si può fare una bellissima foto in primo piano del teatro con lo sfondo di Gubbio.

Da sapere: in estate il teatro viene utilizzato ancora per degli spettacoli.
All’interno del complesso archeologico c’è anche un Antiquarium, un ricco museo dove sono conservati resti trovati durante le campagne di scavo, come ad esempio dei pavimenti mosaicati.
Noi abbiamo visto il tutto solo da fuori, purtroppo quando c’è così tanto da vedere bisogna fare una scelta. Arrivando a Gubbio a Natale c’era veramente troppo da vedere. Tornerò per vedere il teatro anche dall’interno.
Chiesa di San Francesco
Dal teatro attraversate Viale Teatro Romano ed infilatevi nel sottopassaggio (vicino al ristorante Il Frantoio), sbucherete in via Cavour, andate a destra ed arriverete in Piazza 40 Martini, attraversate il parchetto e raggiungete Largo San Francesco.
La Chiesa di San Francesco, costruita intorno alla metà del XIII secolo, ha una facciata incompiuta, il rosone proviene dall’omonima chiesa di Foligno ed il campanile è originario del XV secolo. La pianta della chiesa è basilicale a tre navate anticamente tappezzate da affreschi (ora non più, probabilmente dopo i lavori e restauri del XVIII secolo). Guardando il suo interno un po’ mi ha ricordato la cattedrale di Barletta poiché è composta da elementi romanici e gotici insieme.
Nell’abside invece sono conservati preziosi affreschi del Quattrocento.
San Francesco d’Assisi è stata una figura importantissima per Gubbio tanto che, nel piccolo parco a lato, si trova una statua di San Francesco con il famoso Lupo di Gubbio.

Piazza 40 Martiri e le Logge dei Tiratori
Da Largo San Francesco tornate in Piazza 40 Martiri. C’è una statua nel parchetto situato al centro della piazza: è un monumento dedicato ai caduti.

Inoltre vedrete un grande e lungo edificio porticato: si tratta dell’antico ospedale di Santa Maria (chiamato Spedal Grande), costruito nel 1326 e poi convertito nel XVII secolo a tiratoio, dopo diverso tempo che nella loggia si tiravano i panni.

Chiesa di San Giovanni Battista
La chiesetta di Don Matteo.
La verità? Non la conoscevo per quello, io neanche ho mai visto Don Matteo. Semplicemente mi sono innamorata di questa chiesa quando ho visto una foto su Instagram, dove la piazza San Giovanni era letteralmente un arcobaleno di colori!! Non ci credevo, pensavo che i colori fossero saturati, come spesso si vede in molti feed Instagram… ed invece è tutto vero! La piazza di sera è coloratissima (ma solo nel periodo natalizio), sarei rimasta ore a fotografarle e fotografarmi in tutte le pose più curiose! 🙂
Dalla piazza si può vedere uno scorcio del borgo veramente particolare (grazie al mio papà che ha un occhio da fotografo e mi ha mostrato questa prospettiva)! Anche qui le fotografie si sono sprecate! Costruita tra il XIII e il XIV secolo, ha una facciata gotica, il campanile invece è in stile romanico. L’interno è molto semplice, come piace a me 🙂
Piazza Grande
E’ una piazza grande, si 😀
Apparte gli scherzi… è una grande terrazza che si affaccia sulla città ed il paesaggio umbro. Stando molto attenti ci si può affacciare e ammirare il panorama (e magari scorgere qualche piccione fare zig zag tra gli spuntoni, messi lì per non farli appollaiare!)

La piazza è sorretta da una serie di arcate: passeggiando da sotto (via Baldassini) si vedono chiaramente.
Il Palazzo Pretorio (sede del comune di Gubbio) ed il Palazzo dei Consoli circondano la piazza.
Palazzo dei Consoli e Museo Civico

Non amo troppo i musei, o meglio, non amo rinchiudermi quando visito un luogo per la prima volta, quando c’è tutta una città da vedere là fuori.
Preferisco girare per i borghi e le città ma il Museo Civico di Gubbio non potevo perderlo. Perchè? Perchè all’interno sono conservati tesori inestimabili come le Tavole Iugubine, 7 tavole bronzee dove sono state incise in lingua umbra e latina alcuni rituali religiosi.
Appena entrata nella sala saltellavo di felicità!

Il Museo ha ben 3 piani e conserva testimonianze preistoriche, protostoriche, romane, moltissimi quadri/icone/crocifissi dal Medioevo al Rinascimento, una sezione sulla ceramica oltre ad un importante sezione sul Risorgimento.
Quello che mi ha sorpresa inoltre, è stato l’accesso ad una loggia panoramica dalla quale si poteva ammirare tutto il borgo, la Piazza Grande ed il territorio circostante (peccato per la nebbia e la pioggia che hanno parzialmente nascosto la meraviglia).

La Chiesa di San Francesco della Pace, detta dei muratori
E’ una chiesa davvero minuscola e si trova in via Savelli della Porta. Si narra che qui sia avvenuto l’episodio famosissimo del patto di pace con il lupo di Gubbio. Secondo le leggende, c’era un lupo nei pressi del borgo che uccideva gli abitanti di Gubbio. Francesco andò a parlare con il Lupo e gli strappò una promessa: di non far più del male agli eugubini. Il Lupo ubbidì: il patto fu siglato su una pietra conservata nella chiesetta.

Torre Romana
La Torre Romana è una torre del 1400 ed era una porta di accesso alla città. Alta 29 metri, si può salire fino in cima e godere dello spettacolo sulla città (io l’ho vista solo da fuori). All’interno si trova anche il Museo della ceramica.

Basilica di Sant’Ubaldo
Il Patrono di Gubbio e protettore della città dai terremoti.
Confesso che, ogni volta che vado in Umbria, ho paura dei terremoti. Loretta, la collega di mio papà, eugubina doc, mi ha tranquillizzata dicendo “Sant’Ubaldo ci protegge, non hai da temere”. Le ho creduto, era davvero sicura di quello che diceva e mi ha messo addosso una serenità disarmante.
Volevo conoscerlo questo Sant’Ubaldo, così ho chiesto di portarmici, e lei ha acconsentito molto volentieri. Siamo arrivati in auto evitando di salire in funivia (vi lascio i dettagli utili alla fine del post), c’era tantissima nebbia.

Ma Sant’Ubaldo l’ho visto bene, benissimo.
E’ conservato sopra l’altare della chiesa, in una teca di vetro in cui puoi scorgere le spoglie del Santo: è mummificato , il suo corpo è rimasto incorrotto. Secondo studi di esperti italiani terminati nel 2017, probabilmente la sua patologia autoimmune – e rara – alla pelle ha permesso la conservazione del suo corpo nel tempo.

Nella basilica sono conservati inoltre i tre ceri, tre “macchine” lignee che vengono portate in processione durante la celebre Festa dei Ceri, che si svolge ogni 15 maggio di ogni anno. La corsa dei ceri assomiglia un po’ alla processione che si svolge a Viterbo in occasione della Festa di Santa Rosa. Ci sono delle persone che portano sulle spalle questi ceri, correndo per tutta la città di Gubbio, fino a tornare alla Basilica di Sant’Ubaldo. Deve essere emozionante partecipare a questa festa, chissà, magari un domani…

Palazzo Ducale
Il Palazzo Ducale fu fatto costruire dal duca Federico di Montefeltro, il quale lo ha fatto trasformare in una residenza rinascimentale inglobando vecchi edifici medievali. All’interno è conservato un Museo Storico, dove all’interno è conservato uno studiolo uguale a quello anticamente presente nel Palazzo Ducale di Urbino (oggi conservato al Met di New York). Non siamo riusciti a visitarlo purtroppo. Sarà per la prossima volta. Ora capite perché vi ho detto che in un giorno è molto difficile visitare tutto?
Ci si arriva tramite scale dalla Piazza Grande oppure con un’ascensore comodissima.

Duomo di Gubbio
Il Duomo di Gubbio è praticamente di fronte all’entrata del Palazzo Ducale. Dedicato ai Santi Giacomo e Mariano, la sua facciata è semplice (e difficile da fotografare, ci sono solo pochi metri a disposizione), l’interno ad una navata unica con volta ogivale. L’abside è tutta dipinta e buia, ma basta mettere un’offerta in moneta nel box sulla destra e tutto si accende (piccola polemica: cosa la chiamano a fare “offerta”?).
Però, una volta accese le luci…meraviglia.

Piazza del Bargello e la fontana “dei matti”
Ci si arriva dalla Piazza Grande, scendendo giù per via dei Consoli.
Gubbio è detta anche “la città dei matti”. Il motivo?
Insomma, se fate tre giri intorno alla fontana del Bargello e vi bagnate con la sua acqua, sarete dichiarati ufficialmente “matti”, ma solo se un eugubino doc vedrà la scena! 🙂 C’è un documento che lo attesta… io ed i miei abbiamo fatto tutto il procedimento, peccato che non ci ha visto nessuno hahahaha!
Matti a metà 😀
Nel palazzo del Bargello c’è il museo della balestra (mi piacciono un sacco!): non sono riuscita ad entrarci purtroppo… prossima volta 🙂
Chiesa di San Domenico ed i dintorni del quartiere di San Martino
Passata piazza del Bargello, continuate su via dei Consoli fino a sbucare in piazza Giordano Bruno. Scorgerete già la chiesetta lungo la via: costruita sopra l’antica chiesa di San Martino agli inizi del XIV secolo, subì diversi rifacimenti nel XVI e nel XVIII ma la facciata rimase incompiuta.

Perdetevi tra le vie
Lo dico sempre. Lasciatevi trasportare dall’intuito, da uno scorcio particolare che attira la vostra attenzione, un ponticello, una porta, una finestra fiorita, una scala…
Informazioni utili
Girare per Gubbio usufruendo degli ascensori
Gubbio mette alla prova, i miei ne sanno qualcosa. Mio papà alla fine della seconda giornata aveva il fiato corto e la lingua di fuori come i cani per quanto li ho fatti girare. Ci sono un sacco di scale e tanti sali scendi, ma gli ascensori vengono in aiuto 🙂
Ce ne sono ben due, uno che collega Via della Repubblica con Piazza Grande e quello che parte da Via boh fino all’entrata del Palazzo Ducale e del Duomo. Sono attivi fino alle 20, e udite udite, sono gratuiti.


Dove parcheggiare a Gubbio
Ci sono diversi parcheggi gratuiti in tutta la città di Gubbio, ma quello che vi consiglio è quello vicino al Teatro Romano, in pochi minuti sarete in piazza 40 martiri e visitare la Chiesa di San Francesco. Vi lascio in ogni caso qui sotto una cartina con tutte le info.
C’è anche un parcheggio a piani nei pressi della funivia per salire a Sant’Ubaldo.

Dove mangiare a Gubbio
Non preoccupatevi! Ho la soluzione a tutto! Ecco qui il mio articolo fresco fresco su dove mangiare a Gubbio: 4 indirizzi utili (e buoni) provati personalmente! Buon appetito! 🙂
Salire alla Basilica di Sant’Ubaldo: alternativa alla funivia
Noi siamo saliti in auto, complice il tempo super nebbioso che non ci ha permesso di utilizzare la funivia (confesso di essermi sentita sollevata al pensiero di non poter prendere quello strumento infernale, ma questo è un pensiero mio). La funivia è sempre aperta anche d’inverno, ma quando il tempo è minaccioso la chiudono: questo potrebbe voler dire che uno magari riesce a salire in funivia e poi non riesca più a scendere perché la funivia viene chiusa (e non lo dico io, ma la collega di mio padre, che a Gubbio ci abita)! Nel dubbio, quando c’è brutto tempo, salite in auto.
Arrivati alla Basilica di Sant’Ubaldo abbiamo parcheggiato (non ci sono molti parcheggi eh, diciamo 6 o 7 posti auto) e siamo entrati nel complesso. Posso aiutarvi poco con le fotografie, la visibilità era davvero pessima.
Dove dormire a Gubbio
Io ho alloggiato all’Hotel Sporting, un hotel 4 stelle che per me non si può nemmeno definire tale. Sedie rotte in camera (mio padre ha rischiato di cadere), personale di cortesia discutibile, arredi vecchi. L’unica nota positiva era la posizione, a 10 minuti a piedi dal Teatro Romano. Non abbiamo nemmeno avuto la necessità di prendere l’auto. In ogni caso, non ve lo consiglio assolutamente, cercate di meglio.
Se avete un posticino migliore di quello in cui abbiamo alloggiato noi – e sono sicura che lo avete – scrivetelo qui nei commenti, può essere utile sia a me che a qualche altro lettore 🙂
Posterò più avanti cosa vedere e cosa fare a Gubbio a Natale, per ora that’s all folks!
A presto e grazie per essere arrivati fino a qui,
Alessandra
grazie per questo articolo che ho utilizzato per la mia velocissima gita a Gubbio di mezza giornata! utilissima e particolareggiata. vedo a spiarne altri per i i miei prossimi viaggi.
Marika onemoreof
Ciao Marika!
Son contenta che ti sia stata utile! Se hai qualche domanda – anche su altre destinazioni – sono qui 🙂
Alessandra