Dedico questo articolo a tutti coloro che hanno voglia di esplorare Rimini, ma anche ai blogger od operatori che vengono a Rimini per partecipare a fiere ed eventi. Ritagliatevi una giornata per visitare questa interessante città, non ve ne pentirete! 🙂
Spesso quando si pensa a Rimini si pensa al caos estivo, ai miriadi di locali e spiagge prese d’assalto dai vacanzieri. Questo pensiero l’ho avuto anche io per diversi anni, e la sola idea di andarci mi faceva venire l’ansia.
L’anno scorso sono stata al TTG di Rimini, ed il sabato i miei mi hanno proposto di visitare la città: ho accettato anche perchè ad ottobre sicuramente non avremmo trovato casino. Documentandomi in giro su cosa poter vedere (grazie anche all’articolo di Lucrezia e Stefano, blogger di In world Shoe’s ), devo dire che questa città mi ha sorpreso, non pensavo fosse così bella, ricordavo il Tempio Malatestiano perchè lo avevo studiato a scuola, ma poi ho capito che non c’era solo quello da vedere. Mi è piaciuta tantissimo e spero che anche quest’anno – visto che tornerò al TTG – possa passeggiare ancora tra le sue vie storiche, la sua street art e le sue spiagge meravigliose, ampie e libere da ombrelloni e lidi caotici.
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Breve storia di Rimini
Il territorio di Rimini fu abitato sin dai tempi antichi: si attestano presenze umane già dal Paleolitico e poi ancora in Età del Bronzo e nel Neolitico con la cultura Villanoviana. Dopo la grande vittoria di Cesare sui Galli (la battaglia del Rubicone), nel 268 a.C. i Romani fondarono la colonia latina di Ariminum. La città fu dotata del più classico impianto a scacchiera, con le due vie principali – il cardo ed il decumano – che si intersecavano nel Foro: l’antico impianto urbanistico è ancora visibile oggi. Il territorio circostante fu bonificato e diviso in centuriae (reticoli di campo regolari) ed assegnate ai coloni. Rimini divenne un nodo importante della viabilità romana (vi passavano attraverso la via Flaminia, la via Aemilia e la via Popilia) e fu così teatro di moltissime invasioni e distruzioni da parte dei Barbari.
Prima dell’Unità d’Italia Rimini fu dominata dai Bizantini, Longobardi, la famiglia Malatesta, poi lo Stato Pontificio…insomma, questa città ne ha viste delle “belle”.
Rimini in un giorno: itinerario
La città di oggi ricalca tutta la sua storia: troverete testimonianze romane, medievali e di età moderna.
Ho visitato tutte le cose che vi elencherò a piedi, parcheggiando vicino all’Arco di Augusto, mi sono poi fatta venire a prendere alla fine del porto, per poi tornare in hotel in macchina, facendo una breve sosta fotografica al Parco Federico Fellini.
Vi lascio la mia mappa su Google Maps per farvi rendere conto delle distanze, i posti che vi elencherò saranno in ordine in base alla mia passeggiata.
Arco di Augusto
Dopo aver parcheggiato nelle vicinanze, la nostra passeggiata ha avuto inizio dall’Arco di Augusto, uno degli archi maggior conservati in Italia. Eretto nel 27 a.C. come porta in onore dell’Imperatore Cesare Augusto, era l’ingresso in città per chi proveniva dalla via Flaminia. Nel Medioevo gli fu costruita una sommità merlata.
Piazza dei Tre Martiri
Attraversando l’Arco di Augusto, proseguite dritti (se è sabato troverete un bel mercato!) fino alla Piazza dei Tre Martiri. Al tempo dei Romani questa piazza ricalcava l’antico Foro.
Un cippo cinquecentesco, una statua bronzea di Cesare vittorioso (copia di un’originale romana) ed un pavimento lastricato a cielo aperto sono solo delle piccole testimonianze dell’importanza che Giulio Cesare ebbe nella storia della città.
La piazza si intitola ai tre martiri in onore di tre partigiani qui impiccati nel 1944 (proprio nel punto dell’impiccagione è presente un’iscrizione marmorea di commemorazione). Nella piazza troverete anche un piccolo tempietto dedicato a Sant’Antonio da Padova edificato in ricordo di un suo miracolo.

Tempietto di Sant’Antonio da Padova
Tempio Malatestiano (Cattedrale di Santa Colomba)
É il Duomo di Rimini, ma tutti lo conoscono come il Tempio Malatestiano.
Commissionato da Sigismondo Pandolfo Malatesta ed iniziato nel 1447, questo edificio sarebbe dovuto essere un tempio in onore della famiglia Malatesta (un tempio, non una chiesa). Fu costruito sopra l’antica chiesa di Santa Maria in Trivio, poi diventata Chiesa di San Francesco nel Trecento: degli antichi affreschi di quest’ultima rimane solo il crocifisso di Giotto, che vedrete appeso dietro l’altare.
Leon Battista Alberti, dopo aver ricevuto l’incarico di continuare i lavori nel 1453, tentò di progettarlo secondo le tradizioni architettoniche romane, ma rimase incompiuto a seguito della sconfitta dei Malatesta da parte del Papato. I lavori ripresero più tardi grazie all’Ordine Francescano che vi era all’interno, ma senza più seguire l’idea dell’Alberti. Nel 1809 le truppe napoleoniche sciolsero il convento francescano e consacrarono l’edificio chiamandolo Cattedrale della Santa Colomba.
Orari:
8:30-12 e 15:30-18.30 dal Lunedì al Venerdì
8:30-12:30 e 15:30-19 Sabato
9:00-12:30 e 15:30-18:30 Domenica
Costi: ingresso libero
Piazza Cavour e l’Antica Pescheria
Tornate indietro in Piazza Tre Martiri, girate a destra in Corso Augusto, proseguite dritti fino alla Piazza Cavour: la piazza, forse tardoromana, era il centro dei commerci, e la Fontana della Pigna ne era il fulcro.
Il terremoto del 1919 diede la spinta a restaurare gli edifici della piazza così come li vediamo oggi: qui c’è la sede del Comune di Rimini (nella foto sotto a destra) e del Teatro Galli (sotto a sinistra), al centro della piazza c’è anche la statua di Paolo V. Tutto intorno ci sono localini dove fare delle ottime colazioni ed aperitivi 🙂
La Pescheria Vecchia è un edificio porticato che denota quanto la pesca fosse importante per la città di Rimini. L’entrata è visibile nella foto in alto a sinistra: io l’ho vista piena di bancarelle di fiori, non so se perchè fosse sabato o per un’occasione particolare, ma ha reso ancor più colorata la mia passeggiata nel portico.
Castello Sismondo
Purtroppo l’ho visitato solo esternamente.
Il Castello era la residenza-fortezza di Sigismondo Pandolfo Malatesta, subì diversi rifacimenti e ampliamenti, ma di quella residenza oggi non rimane che il nucleo centrale. Il Comune di Rimini organizza moltissime mostre ed eventi culturali all’interno del Castello.
Porta Montanara
Detta anche Porta di Sant’Andrea, fu costruita in età repubblicana (I° secolo a.C.) ed ai tempi doveva fungere da ingresso alla città per chi proveniva dalla via aretina. Anticamente possedeva un doppio fornice, per l’entrata e l’uscita dalla città, poi rimasta ad un solo fornice qualche secolo dopo. Rimase una porta che segnò l’ingresso alla città fino alla seconda guerra mondiale, poi fu distrutta, montata e rimontata: oggi quello che ne rimane è solo un’eco di ciò che era in antichità. Si trova in via Garibaldi (dal Castello Sismondo seguite la via Bastioni Occidentali, troverete la porta sulla sinistra), ed una volta attraversata la Porta, proseguite sempre dritto lungo la via, sbucherete fuori di nuovo in Piazza Tre Martiri.

La Porta Montanara guarda verso via Garibaldi
Ponte di Augusto e Tiberio
Da Piazza Tre Martiri o Piazza Cavour proseguite sempre dritto lungo Corso Augusto ed arriverete al famoso ponte romano.
Iniziato dall’Imperatore Augusto nel 14 d.C. e poi terminato dal suo successore Tiberio nel 21 d.C., il ponte sul fiume Marecchia collegava la città di Ariminum con i sobborghi (oggi il Borgo di San Giuliano): da qui partivano le due vie verso il nord (la via Aemilia e la via Popilia). Sopravvissuto a tante invasioni e guerre fino ad oggi, il ponte è stato costruito in pietra d’Istria ed è costituito da cinque arcate.
Una volta attraversato il ponte a piedi arriverete ad un parco, detto il Parco di Tiberio, lì troverete una bellissima opera murale dell’artista Ericailcane. Qui c’è anche un grande parcheggio a pagamento, il Parcheggio Tiberio, appunto.

Il Gallo ed il Pavone – Ericailcane
Borgo di San Giuliano
Attraversato il ponte e visto il parco, attraversate la strada (Viale Tiberio) ed addentratevi nel Borgo di San Giuliano, un antico villaggio di pescatori rimasto tutt’oggi intatto ed autentico. In questo borgo nacque il grande regista Federico Fellini: ogni angolo del villaggio è decorato da opere di street art ispirate a lui ed ai suoi film. Perdetevi nei vicoli, sarete avvolti dalla pace e dalla tranquillità intervallata dai continui “click” della vostra macchina fotografica. Impossibile non fare quintalate di foto, qui ogni angolo è buono.
Il Porto e la sua street art
Uscita dal Borgo di San Giuliano ho riattraversato il Ponte di Tiberio ed ho iniziato a percorrere tutta la via destra del porto, la strada che costeggia a destra il Marecchia, notando un sacco di murales (sia a destra che a sinistra del fiume).
Passate anche davanti al Faro di Rimini, proseguite sempre dritto fino ad arrivare alla spiaggia libera.
Qui ho approfittato per fare una lunga passeggiata rigenerante sulla spiaggia, senza ombrelloni, senza troppa gente in giro, solo respirando aria di mare, ascoltando il suono delle onde e sentirmi libera!!
La Grande Macchina Fotografica “Fellinia” ed il Parco Fellini
Come fotografa – super amatoriale – non potevo non farmi ritrarre con quest’opera. Costruita nel 1947 è stata la bottega del fotografo Elio Guerra per attrarre i passanti, poi nel 2002 donata al Comune di Rimini. Dopo il restauro fu utilizzata come box per le informazioni turistiche. Oggi è di usufrutto del Parco Federico Fellini (che consiglio di visitare) e situata sul lungomare di Marina Centro.
Dove mangiare a Rimini: alcuni indirizzi particolari
Provati personalmente:
- BÍOS’S KITCHEN – ristorante-pizzeria 100% bio in un’atmosfera veramente particolare (via della Fiera 66).
- LA PRUA – nella Nuova Darsena di Rimini (viale Ortigara), ottima cucina marinara (cotto e crudo), locale moderno
- IL PESCE INNAMORATO – Ristorante romantico e molto buono (viale Trieste, a qualche centinaio di metri dal Parco Fellini), si consiglia la prenotazione perchè non è un locale grandissimo.
Tornerò a Rimini perchè:
- devo assaggiare assolutamente una piadina da “Casina nel Bosco”
- voglio scovare i resti dell’antico anfiteatro romano (nel centro storico)
- voglio godermi con ancora più calma il Borgo San Giuliano
- e se siete già stati a Rimini…avete qualche altro consiglio da darmi? 🙂
Spero che questo articolo vi sia stato utile per farvi scoprire le meraviglie di Rimini da vedere in un giorno e che vogliate condividerlo con chi è interessato, mi aiuterete così a continuare a coltivare la mia passione per il travel blogging. Se volete seguirmi anche sugli altri social mi trovate su Instagram (@alecially84) e su Facebook cercando “Appunti di Consapevolezza”.
Grazie per avermi letto, a presto 🙂
Alessandra
Perfetto, ottimo articolo! Sarò al ttg ad ottobre e mi sono ritagliata uno o due giorni per visitare la città. Andrò sicuramente alla ricerca di tutta la Street art possibile!!! 🙂
Grazie Stefy! 💙 Al Borgo San Giuliano e dintorni potrai sbizzarrirti a fotografare street art!! 😍 anche se sono sicura che avendo un giorno in più in città potrai scovare molte più opere 😊