Non sapevo se scrivere questo post, ma alla fine mi sono detta che questo è il mio spazio e come tale posso usarlo.
Se mi seguite, avrete notato che non pubblico un articolo da più di un mese, in realtà… sono due mesi che non scrivo nulla. Non sto vivendo il blocco dello scrittore, perchè di articoli in bozza ne ho una marea (li ho guardati stamattina e sono sbiancata da quanti sono).
E’ solo che non mi va di scrivere.
E perchè?
Perchè… è lunga da spiegare e… complicato.
Tutto è iniziato a marzo 2019.
Quest’anno mi sembra lunghissimo, ho rimesso piede nella mia amata Thailandia per ben 3 settimane, eppure ho un ricordo completamente vago di quel viaggio. Perchè dopo essere tornata, a marzo, ho fatto una visita medica di controllo e da lì è iniziato l’incubo.
Voglio dire “grazie” alla Thailandia.
Perchè per ben due volte mi ha fatto capire l’enorme fortuna che abbiamo se siamo in salute. Prima di partire, mi trovavo con un’amica floriterapeuta e stavo disegnando con lei la mia ruota della vita. Ecco, in quel momento ho dimenticato completamente di disegnare lo spicchio riguardante la salute. Me lo ha ricordato lei e l’ho disegnata, colorandola quasi tutta, pensando di star bene.
Poi, in Thailandia, le prime avvisaglie appena atterrata. Mi sono presa una bruttissima influenza e finita in ospedale insieme al mio compagno (influenzato anche lui). Già lì ho iniziato a capire l’importanza di star bene.

Una volta tornata dalla Thai è iniziato un incubo durato 4 mesi.
Dolori che mi hanno portato a fare un controllo.
Da lì… Visite continue.
Sospetti.
Esami.
La paura della prima operazione (mai fatta un’anestesia in vita mia).
Ho passato dei momenti di puro terrore. Il terrore che il 2019 sarebbe stato il mio ultimo anno di vita. Ho iniziato a pensare seriamente a quella ruota della vita che avevo disegnato senza lo spicchio della salute. Perchè non ci ho mai badato? Perchè?
Perchè non pensi mai che possa capitare a te.
Lo senti al telegiornale “era malato da tempo”, “combatteva da anni un male incurabile” ecc… mai pensi che quel male (chiamamolo tumore, com’è giusto che sia) arrivi a te.
E invece…
E invece a volte succede.
Succede.
E poi il “perchè” cambia.
Perchè a me? Cosa ho da imparare?
Arriva tanta rabbia.
Ho iniziato a scrivere a raffica sul blog articoli su articoli, forse per non pensare. Ho passato un’estate di merda, mentre guardavo su Instagram chi andava in vacanza e io ero rinchiusa a casa, in attesa degli esiti.
Nel frattempo, un’amica blogger ha confessato di aver avuto un tumore al seno, Nadia Toffa è morta di tumore.
Mi guardavo in giro e vedevo tanta gente star bene mentre viveva una vita sregolata, senza freni. E io, dopo anni e anni che cerco di vivere una vita più olistica, ho intrapreso un percorso da operatrice del benessere, e ora anche di insegnamento dello Yoga… Perchè a me!? Cosa ho da imparare in tutto questo?! E subentrava la frustrazione.
E mi rinchiudevo sempre più in me stessa.
Momenti bui.
Il sorriso non era più parte di me, cercavo di forzarmi, ma dentro di me si era spento qualcosa.

Non ho una risposta precisa.
So solo che piano piano la rabbia e la frustrazione hanno iniziato a svanire per far spazio ad altro.
Ho smesso di guardare gli altri e ho iniziato a guardarmi dentro e ascoltarmi.
Mi sono riaperta con fiducia e serenità al mondo.
Forse avevo bisogno di riconnettermi alla Vita vera.
A un percorso spirituale che pensavo di aver intrapreso dopo anni di negazione, e invece non era così.
Ho iniziato a capire davvero cosa significa affidarsi e vivere la fede.
Riconnettermi alla Gratitudine.
Ho iniziato a capire cosa sono la pazienza, le aspettative e l’accettazione.
Ho percepito quanto amore c’è attorno a me e che non pensavo ci fosse.
Tante altre cose.
Tante belle cose sono arrivate dalla seconda metà del 2019.
Perché se guardi al mondo con fiducia e accettazione, cambi il modo di vederlo. Non c’è più spazio per la rabbia e la frustrazione. C’è l’accettazione. C’è il coraggio di dire la parola “tumore” senza paura.
I momenti “no” ci sono, eh. Non è che spariscono. Più volte mi sono lasciata andare alla disperazione o esce fuori nuovamente rabbia. Però anche quei momenti passano.
E ci si rende conto di quanto la vicinanza della Famiglia, del mio Compagno e degli Amici (quelli veri), siano preziosi.
Ho subito ben tre operazioni (perchè le cose a volte, quando arrivano, arrivano tutte insieme)… ho avuto fede che andasse tutto bene, e così è stato.
Si, ora sto bene, sono serena e voglio vivere.
Ecco perchè non sto scrivendo sul blog.
Perchè sto vivendo.
Non ho voglia di stare in casa a scrivere.
Sto vivendo nuove amicizie che sembrano esserci da una vita.
Sto viaggiando meno ma, al momento, è ciò che voglio e non sento la smania e quel senso di soffocamento che ho sempre avuto quando non viaggiavo.
Ho iniziato a insegnare Anukalana Yoga in un corso tutto mio.
Dipingo.
Leggo.
Ho ricominciato a studiare giapponese da autodidatta.
Pratico il Buddhismo.
Sto vivendo il presente.
Gli Amici, Marco, la mia Famiglia.
Sto vivendo e sono felice, ho ritrovato il mio sorriso!!!!

Gratitudine, per quanto sia fortunata, per tutto.
Il 2019 è quasi finito e non nego di essere felice per questo. Voglio guardare con fiducia al 2020, anche se so che i primi mesi saranno un po’ tosti. Ma poi… a marzo… so che mi aspetta IL sogno.
Il viaggio sognato da una vita.
Quel viaggio che pensavo non sarebbe mai arrivato perchè non potevo permettermelo. Quel viaggio che so, non sarà l’ultimo. Perchè so già che ci tornerò, in questa vita o nella prossima.

Tesoro mi hai fatto venire i brividi! Ti ho pensata molto, senza sapere il perché. Proprio ieri, nella galleria, mi è spuntata una tua foto (che mi avevi inviato) in natura, con un fiore rosso tra i capelli, seduta su un telo rosso. Bella e solare. Fai bene a goderti il presente, dovtemmo tutti. Sei fortissima. Ti abbraccio forte.
Pensa te… Quel fiore rosso l’ho perso, ma il telo che mi hai portato dall’India lo conservo ancora gelosamente ❤️
Vivere il presente ci aiuterebbe tutti.
Un abbraccio a te, cara Sara ❤️
Ciao Alessandra,
Hai scritto un articolo bellissimo che mi ha davvero emozionato e lasciato con un mare di parole e silenzi.
Sono felice di sapere che sei serena, che stai bene e che fai ciò che ti senti, senza forzature.
Ti abbraccio forte
Carlotta
Grazie a te, Carlotta <3
Più che mai sono convinta che bisogna fare ciò che ci fa stare bene. E in questo momento il mio blog è un po' in stand-by.
E va bene così 🙂
Un abbraccio!!