Foto Post: Chichen Itza


In occasione del mio ultimo post ho nominato il Messico.
Ne ho parlato pochissimo sul blog, ma è un paese rimastomi nel cuore. E’ stata una meta importante, anche lui un viaggio delle prime volte.
Primo viaggio ai tropici.
Primo viaggio intercontinentale in assoluto.
Primo viaggio senza il fidanzato.
Primo viaggio in cui ho scoperto la meraviglia di fare snorkeling.
Oggi in questo foto post voglio mostrarvi uno dei miei sogni da quando ho studiato la Civiltà Maya: Chichen Itza, il secondo sito Maya più visitato al mondo. Una città situata tra Merida e Valladolid immersa nella giungla della penisola dello Yucatan. Purtroppo non posso consigliarvi agenzie locali o come organizzare la gita fai da te, perché abbiamo prenotato la giornata con il villaggio dove alloggiavo, ma posso dirvi come è stata organizzata e cosa vedrete.
Sveglia di buon mattino, colazione nel villaggio, e poi un minivan ci porta in 2 ore e mezza – con pausa in un piccolo bar a metà strada – al sito archeologico di Chichen Itza: siamo completamente in mezzo alla giungla, il caldo soffocante è già ben presente alle 10 del mattino, ed io…con le braccia coperte per un’ustione – alle braccia, ma vi rendete conto?! – da troppo sole. Una sfigata.
Benvenuti a Chichen Itza!
Appena fatto il biglietto


Questo non mi ha impedito di commuovermi appena arrivati alla piramide di Kukulcan (il Dio serpente), sono pur sempre un’archeologa, ed il sito è pur sempre una delle sette meraviglie del mondo moderno e patrimonio UNESCO dal 1988!!

La nostra guida era messicana ma parlava italiano, e per un’ora circa ci ha accompagnato attraverso il sito facendoci scoprire la storia di Chichen Itza e mostrandoci i luoghi ed i dettagli più importanti. In seguito ci hanno lasciato un po’ di tempo libero per visitare il sito in autonomia e comprare eventuali souvenir. E’ lì che quasi sono svenuta dal caldo, c’è mancato davvero poco. Credetemi. Fa un caldo incredibile lì, ed era una giornata variabile di aprile.
Kuculcan
Il gioco della pelota (palla)
Templo de los Tigres (giaguari)
Tumba del Chac-Mool
Grupo de las Mil Columnas
Gioco del Tris?!
Caracol’ (osservatorio astronomico)

 

Natura ed Archeologia, un binomio per me meraviglioso

Un buon pranzo in un ristorante semplice ma niente male, ed una fantastica notizia: avremmo avuto la possibilità di rinfrescarci nel Cenote Ikk’Il! I cenotes sono delle grotte naturali dove scorrono acque dolci, a volte si trovano all’aria aperta, poichè i soffitti sono collassati, a volte sono vere e proprie grotte sotterranee. Ovviamente non vedevo l’ora di andarci, anche perchè mi ero documentata sui cenotes già prima di partire, ed ero proprio curiosa di vedere come sarebbe stato vederne uno.

All’arrivo si possono lasciare tutti gli effetti personali negli armadietti, cambiarsi e mettersi in tenuta da spiaggia. Scendendo attraverso delle scalette (occhio, che si scivola!) si arriva alla base del cenote: lascio parlare le foto. Vi dico solo che ho avuto un groppo allo stomaco prima di buttarmi e fare il bagno lì dentro, era profondo circa 40 metri, l’acqua era scura (ma non per la sporcizia, ma perchè era in ombra) e non si vedeva il fondo. Mentre c’era gente che senza nessun problema si buttava a bomba!! Comunque c’è anche la possibilità di noleggiare un salvagente per nuotare senza paura.
Dopo una piccola sosta a Valladolid (città che per me va visitata, ma non per lo shopping, come è successo a noi), siamo tornati al villaggio, a Puerto Aventuras.

Cattedrale della Madonna di Guadalupe


Non nego che fare un viaggio on the road in Messico – e magari anche organizzato fai da te – sia una cosa diversa e forse più emozionante, ma vi assicuro che organizzata o no, una giornata a Chichen Itza merita tutto il viaggio in Messico!

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