Fuerteventura: 10 cose da non perdere 2


L’estate è quasi alle porte, e la mia voglia di passare un po’ di tempo con Marco è alle stelle, magari in qualche posticino al mare. E sono anni che vorrei portarlo a Fuerteventura.

Eppure non mi non mi aveva mai ispirato, fino a quando non ci ho messo piede.
Correva l’anno 2010, per problemi di low budget, io ed il moroso di allora avevamo deciso di prenotare all’ultimo. Su lastminute.com abbiamo trovato un’offerta che non potevamo rifiutare (cit.), volo + hotel a Fuerteventura, partenza da lì a cinque giorni, 7 notti a 550 euro. Nonostante fossi un po’ ansiosa riguardo a tutto quel vento che si vociferava soffiasse alle Canarie (terrorizzata più che altro per l’atterraggio che per il vento in sè), mi sono lasciata convincere ed abbiamo prenotato volo, hotel ed auto a noleggio.
Eh si, c’era vento, ma all’atterraggio non si è nemmeno percepito, si sentiva sulla spiaggia, soprattutto al sud, ma non è stato mai un problema. Fuerteventura mi ha rapito: è stato un colpo di fulmine. E’ un’isola selvaggia e di origini vulcaniche, dove la Natura la fa da padrone. Ecco spiegati i paesaggi variegati, ovunque ti giri non vedrai uno scorcio uguale all’altro. Da una parte dune che ti fanno sembrare di stare nel deserto, spiagge dorate con un’acqua cristallina e fresca, nell’entroterra montagne brulle e senza vegetazione, qualche paesino qua e là scandito da palmeti e verdi coltivazioni di aloe vera, ad ovest scogliere altissime e vento forte che lascerebbero chiunque senza parole, caprette in ogni dove che attraversano la strada (la capra è il simbolo dell’isola). Se amate la natura selvaggia, Fuerte è il posto che fa per voi. La vita mondana c’è, ma non consiglio quest’isola a chi cerca casino, discoteche e vita notturna fino al mattino (per quello ci sono Gran Canaria e Tenerife).
Ecco la mia personalissima lista di cose da vedere assolutamente se decidete di passare una settimana o più in questa magnifica isola: vorrete ritornarci, credetemi.

1. Cittadina di Corralejo

Un villaggio di pescatori, ed ai tempi – quando sono andata io – conservava ancora una sua autenticità singolare, soprattutto nel porto. Tutto il resto del villaggio è cresciuto insieme al turismo: resort, hotel, locali sulla spiaggia, agenzie di escursioni, noleggi di auto e motorini, e tanti tanti appartamenti da alquilar, affittare. Il porto è piccolino, ma veramente carino per una passeggiata, un aperitivo a base di tapas, o per una cena a base di pesce pescato in giornata. Inoltre dal porto partono anche traghetti che in un’ora e mezza trasportano persone ed auto alla vicina isola Lanzarote. Consiglio Corralejo come base per un viaggio a Fuerteventura.
Il porto

 

La pulizia del pesce

 

Uno dei tanti bar sul porto, Cafè Antiguo del Puerto


2. Parque Nacional de las Dunas, Corralejo

Il parco nazionale delle dune si trova poco fuori dalla cittadina di Corralejo, ed è uno straordinario scenario naturale: il vento fortissimo ha spinto le sabbie del Sahara dal Marocco (dista solo 100 km da Fuerte). La sensazione è di trovarsi in un vero e proprio deserto. Camminate sulle dune, passeggiate, fate acrobazie, sbizzarritevi, divertitevi, siate voi stessi! La cosa bella di queste dune è che si tuffano nell’Oceano creando la playa de las dunas (solo interrotte da una strada che collega Corralejo a Puerto del Rosario): la sera questo paesaggio si riempie di poesia, è meraviglioso fotografare le sfumature di luci ed ombre che il sole piano piano crea mentre sta tramontando!

 

Las Dunas

 

Le dune si tuffano nell’Oceano

 

Il paesaggio al tramonto lascia senza fiato
La spiaggia delle dune è stata inserita nelle mie 10 spiagge da sogno, e come non farlo…sabbia dorata, un mare cristallino e fresco, e la marea che a seconda del momento regala uno scenario differente, colori sempre più trasparenti, oppure azzurri e blu sempre più intensi.

 

I colori della bassa marea

 

Playa de las Dunas


3. Isla de Los Lobos


L’Isola dei Lupi, ovvero dei leoni marini, un tempo abitanti dell’isola ed oggi estinti perché eliminati dai pescatori. Un piccolo gioiellino nell’arcipelago delle Canarie: potete raggiungerla in 15 minuti di barca da Corralejo. E’ visitabile a piedi in poche ore (volendo potete passarci tutta la giornata), quindi armatevi di scarpe da trekking, cappellino, acqua e tanta sopportazione del caldo, che è veramente soffocante, ma non temete: ci sarà l’occasione per rinfrescarsi in spiaggia! Ma dopo!


Appena arrivati potete seguire il sentiero di destra che porta al puertito, dove c’è un piccolo ristorantino che serve solo due piatti – e solo su prenotazione – ed un’area super spartana per poter campeggiare. Niente corrente elettrica, niente telefoni o altro di tecnologico, adatto per chi ha voglia veramente di staccare da tutto. Proseguendo potete vedere le lagune, salire sul faro e per chi riesce a sopportare il caldo cocente, nella parte sud-ovest dell’isola si può raggiungere la Caldera, un antico vulcano: dalla sua cima si gode un panorama ineguagliabile dell’isola, di Fuerteventura e Lanzarote!

Il paesaggio che si incontra durante il cammino è particolare: rocce vulcaniche e nere, lagune verdi ed un lago salato, sentieri pietrosi e solitari. In alcuni punti sembra di stare sulla Luna!

La Laguna

 

Paesaggio lunare!
E dopo una bella esperienza di trekking sotto il sole, perchè non rinfrescarsi alla spiaggia de la Concha? Troverete un’acqua cristallina dove nuotare e tanto relax! E’ raggiungibile anche appena arrivati al porto dell’isola, seguendo il sentiero di sinistra.
Playa La Concha

4. Playa Sotavento

Secondo me una delle spiagge più belle di Fuerteventura, ma difficile starci per più di qualche ora: il vento al sud soffia veramente forte, ed i granelli di sabbia trasportati dal vento ti vengono addosso come se fossero spilli!! Per raggiungerla dovete seguire le indicazioni per Risco del Paso.
Questa spiaggia è anche famosissima per i Mondiali di Kite e Windsurf che si svolgono ogni anno a fine luglio.

Vi ritroverete in una spiaggia enorme, non ne vedrete la fine: qui potete fare delle lunghissime corse o camminare, ed intanto ammirare l’operato della maree. E’ uno spettacolo a dir poco strabiliante: pian piano il mare riempie le fosse ed i fondali più profondi creando una festa di azzurri e verde acqua. Man mano che la marea cresce si formano dei veri e propri fiumiciattoli e piscine dove immergersi e crogiolarsi al sole.



5. Morro Jable, Playa del Matorral

Sempre più a sud, Morro Jable è un paesino costruito interamente per i turisti: pieno di grandi resort ed hotel, negozi e ristorantini, qui gli amanti dello shopping compulsivo troveranno pane per i loro denti. Personalmente non consiglio di alloggiare qui, piuttosto parcheggiate l’auto o il motorino, e andate alla Playa del Matorral, una grandissima spiaggia con un faro che le fa da guardiano. Il mare non ha bisogno di presentazioni.

 

Faro de Jandìa

 

I resort sullo sfondo…incommentabili.


6. Cofete y Playa de Barlovento

Da Morro Jable prendete l’auto e dirigetevi all’estrema punta sud dell’isola, poi seguite le indicazioni per Cofete. Vi ritroverete dopo un bel po’ di strada sterrata e stretta in un mirador.


Parcheggiate un attimo e contemplate Cofete: infinita. Ventidue km di spiaggia sabbiosa. Il vento è fortissimo, porta letteralmente via. Il blu dell’Oceano Atlantico fa riflettere, molti – ma molti – kilometri più in là c’è l’America. La voglia di provare a nuotare lì dentro non mi passa nemmeno per la testa, le onde sono troppo alte, e ti risucchiano nel loro freddo abbraccio. Puccio i piedini e scappo via! – ho detto. Si. Ho fatto male i calcoli, l’onda mi è arrivata alle ginocchia ed ho dovuto aggrapparmi al moroso per non essere trascinata via. Meglio passeggiare. Le nuvole qui si muovono veloci e si bloccano sulle montagne che le trattengono e non le lasciano passare nell’entroterra. Un luogo da lasciar senza fiato.

Cofete e Playa di Barlovento dal mirador

 

7. El Cotillo

Situato nella parte nord-occidentale dell’isola e raggiungibile da Corralejo in mezz’ora circa d’auto, è un villaggio carinissimo che ospita un castello, un porto-fortezza e piccoli ristorantini e locali, oltre ad hotel. Andando verso nord si incontrano le spiagge delle Lagune, una meraviglia per grandi e piccini. Ancora più a nord si incontra il Faro de El Tolstòn ed alcune calette riparate da scogli, che durante la bassa marea creano delle piscine naturali, ma che ve lo dico a fare, guardate!
Torre del Tolstòn

 

Playas de los Lagos

8. Il mulino di Antigua

Se volete girare anche un po’ nell’entroterra passate da Antigua: il mulino è particolare, ed all’interno di una corte circondata da piante meravigliose vi è il museo di artigianato locale. Da vedere.
Mulino di Antigua

9. Betancuria y Mirador

Un’altra caldissima città nell’entroterra, ma niente paura: potete rinfrescarvi visitando una delle tantissime aziende che coltivano aloe vera, una pianta grassa dai poteri quasi magici. L’interno delle foglie, oltre a puzzare tantissimo di cipolla, viene utilizzato per creare gel e creme fantastiche per scottature, infezioni e per alleviare altri dolori (se abbinate ad altre erbe aromatiche, come il timo). Io uso sempre il gel di aloe 100% come doposole!
Per arrivare a Betancuria siamo passati attraverso scenari veramente selvaggi, senza un briciolo di verde o coltivazioni, consiglio di fare una sosta al mirador Morro Velosa (lo si incontra lungo la strada): vi accoglieranno un piccolo ristorantino con vista, un panorama veramente mozzafiato e l’immancabile vento.

Panorama dal Mirador Morro Velosa

10. Ajuy

Ajuy è un piccolissimo villaggio di pescatori della costa occidentale, nel municipio di Pàjara, ed ha la peculiarità di possedere una spiaggia completamente nera. Guardando bene la sabbia, non è proprio nera, ma nera glitterata! E’ veramente particolare, non ho mai visto da nessuna parte una sabbia così. Le onde non erano particolarmente alte, il vento non era importante, ma ho preferito sempre l’opzione “puccio i piedini, e scappo via!” mentre c’erano alcune persone a divertirsi tra le onde! Sulla destra della spiaggia è possibile salire sulle rocce e percorrere un sentiero che porta all’interno di alcune grotte scavate dal mare e dal vento, una meraviglia della natura.

 

Ajuy

 

Ajuy dal sentiero
Le grotte dal sentiero




Altre informazioni utili e curiosità

  • le Canarie fanno parte della Spagna, quindi non serve il passaporto ma solo la carta d’identità
  • portate con voi la tessera sanitaria, è valida in tutta Europa
  • le Canarie sono un porto franco: alcuni prodotti come le sigarette o la benzina costano meno, e spesso sono mete blasonate da chi vorrebbe prendere, mollare tutto e andare a vivere all’estero (confesso, ci sono anche io nell’elenco!).
  • l’isola si gira tranquillamente in auto, noleggiatele dall’Italia per tempo oppure lì sul posto, è pieno di noleggi auto o scooter (attenzione ad Agosto, magari potreste far fatica a trovare disponibilità o prezzi alti)
  • se amate i formaggi non perdete l’occasione di assaggiare il tipico queso di capra venduto ovunque! Consiglio di recarvi però nei caseifici sparsi qua e là nell’entroterra, visibili grazie a mega cartelloni con scritto Venta de Queso
  • Il vento soffia forte sull’isola, ed in molte spiagge (tutte libere) non ci sono ombrelloni o altre protezioni: gli isolani così si sono inventati delle protezioni circolari create da rocce nere trovate qua e là in spiaggia. Noi ne abbiamo approfittato, montando anche una piccola tenda per ripararci dal sole!
Il nostro “accampamento” a Corralejo


Come raggiungere l’isola:

  • in aereo: dall’Italia esistono voli diretti Ryanair (solo d’estate) oppure charter noleggiati da altri tour operator. Dalla Spagna invece vi sono diversi collegamenti, alcuni diretti, o alcuni che fanno scalo a Gran Canaria. Date un’occhiata a momondo.it, skyscanner o volagratis per prenotare il vostro soggiorno!
  • in barca: dalle altre isole canarie.
E voi? Non avete voglia di scoprire Fuerteventura?


Fatemelo sapere nei commenti, o se avete altre domande o richieste non esitate a contattarmi!




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