Dopo un’intensa giornata passata tra le vie di Ostuni e Alberobello, durante il tragitto di ritorno, la nostra guida locale Alessandra, fa fare una piccola deviazione al nostro pullmino.
Direzione Polignano a mare.
Non riuscivo a stare ferma dall’emozione di vedere quel paesino da sogno che per anni Manuela aveva mostrato nei suoi scatti sul blog e su Instagram.
Una volta parcheggiato il pullman, ho iniziato a seguire la guida per il centro fino al ponte borbonico, da dove avremmo visto Lama Monachile, la spiaggia più famosa di Polignano.
Era in ombra ma non mi importava nulla.

Ho pianto, pianto di gioia a quella vista.
Mi sono messa gli occhiali da sole per coprire quelle lacrime, non volevo farmi vedere troppo dai partecipanti del viaggio. L’emozione era davvero incontenibile e qualche rivolo è sceso tra le guance. Qualcuno le ha notate ma non mi è importato. Ho smesso di vergognarmi di provare emozioni e di essere sensibile.


Dopo aver ammirato Lama Monachile dal ponte, abbiamo passato un’altra mezz’oretta girando tra le vie del centro storico di Polignano. Non smettevo un attimo di scattare. Le foto sono tutte in verticale: le vie erano strette e ogni casa era una più bella dell’altra, da fotografare in toto!
E poi quelle porticine, quei pezzi di muro, quelle scale… piene di poesie…
Polignano è una poesia.
Vasi di fiori profumati e colorati, negozietti e ristorantini… Polignano è una bomboniera. Avrei voluto accompagnare la mia passeggiata con una musica adatta, solo che ero lì per lavoro, stavo accompagnando un gruppo di viaggio, quindi mi sono trattenuta, ma la prossima volta che andrò, cercherò la mia colonna sonora per Polignano.