Venivo da due giorni frenetici passati a camminare su e giù per Bangkok, dovevo muovermi verso Chiang Mai per seguire le lezioni di massaggio thai, ma prima volevo assolutamente passare da Sukhothai, situata a 450 km a nord di Bangkok. Sukhothai fu la capitale del primo regno thailandese conquistata poi da Ayutthaya, ed oggi Patrimonio Unesco dell’Umanità.
Se mi chiedessero di descrivere Sukhothai in 3 parole direi:
Pace.
Calma.
Natura.
Quando visito siti archeologici e/o parchi storici sento sempre come una piacevole pace interiore, quella sensazione che si ha quando ci si sente nel posto giusto al momento giusto. Sono sempre un’archeologa, in fondo. Capita anche a voi di provare questa sensazione di sollievo, di percepire il cuore ampio, pieno…e di sentirvi leggeri come una piuma?
Sarà forse il posto in cui ho dormito svegliarmi con il buonumore (ero in un hotel in mezzo alla natura) ma la giornata che ho passato in quel parco è stata una delle giornate più tranquille e pacifiche della mia vita. Ho raggiunto il sito a piedi non prima di aver noleggiato da una vecchina una bicicletta (curiosità: vi faranno scrivere a penna su un quaderno come vi chiamate, dove alloggiate ed il numero di stanza. Impossibile non trovarvi se danneggiate rompete la bici, vero?).
Pedalare tra le rovine di templi Buddha.
Ascoltare solo il fruscio degli alberi e del cinguettio degli uccellini.
Ammirare il riflesso dei templi sui laghetti.
Fotografare senza sosta.
Meditare sull’erba all’ombra di un albero secolare.
Avere sempre il sorriso stampato in faccia.
Questa è stata la mia giornata Sukhothai non male, no? Ho visto tutti i templi all’interno della città quadrata ed i templi della zona nord: vi elencherò quali secondo me sono i più particolari e che meritano assolutamente una visita.

Mappa di Sukhothai con i templi che per me sono imperdibili
Wat Tra Phangthong
E’ il primo tempio che si trova entrando dalla parte orientale della città (non ci sono porte fortificate o cose simili, solo dei ponticelli). E’ bellissimo attraversare un ponte di legno per raggiungere l’isolotto dove due templi bianchi aspettano solo che tu entri a piedi nudi, uscire in giardino e vedere tanti alberi con appese delle frasi del Buddha. Immaginate di leggerle con il sottofondo degli uccellini, il fruscio del vento in una mattinata soleggiata e fresca: non è una meditazione o una visualizzazione creativa, è la realtà che ho vissuto.
Wat Mahathat
Non appena superato il Wat Tra Phangthong andrete al piccolo box per fare il biglietto: pagate i vostri 200 bath e poi dirigetevi al Wat Mahathat. Allora era il complesso templare più grande e glorioso di tutto il Sud-Est Asiatico: era sia tempio che monastero buddhista. Oggi diversi Buddha siedono sereni tra le rovine, troverete un chedi centrale circondato da altri chedi più piccoli e due grandi Buddha eretti ai suoi lati. Appoggiate la vostra bicicletta dove volete (legatela se vi va, ma nessuno ve la ruba, credetemi!) e girate a piedi in questa meraviglia.
Wat Si Sawai
Questo è uno dei templi che mi è piaciuto di più…avevo la sensazione di trovarmi nel Libro della giungla! Si, lo so, la storia di Mowgli era ambientata in India, ma ho avuto questa sensazione, sono un po’ tornata bambina ecco 🙂
Il complesso è del XIV secolo in stile khmer (quindi dello stesso stile di Angkor in Cambogia) composto da tre phrang in pietra. Ho adorato l’albero secolare a fianco del tempio, meraviglioso, sono rimasta un bel po’ a meditare là sotto.
Wat Tra Phang Ngoen
Il tempio è circondato da un laghetto ed ogni anno diventa il punto più importante della cerimonia del Loy Krathong a Sukhothai, la celebre festa thai che si svolge a novembre per celebrare la fine del periodo delle piogge.
Wat Sa Si
Un tempio situato in un isolotto. Conserva un Buddha in gesso ed uno incedente di color nero, nel tipico stile artistico di Sukhothai.
Wat Sorasak
Si trova a nord dell’abitato. Si tratta di un complesso con un chedi sorretto da un basamento di contrafforti a forma di elefante (nello stile dello Sri Lanka). Unico!
Wat Phra Phai Luang
Anche questo tempio è in stile khmer, costruito nel XII secolo, era un tempio induista poi convertito in buddhista dopo la caduta dell’impero cambogiano.
Wat Si Chum
L’ultimo tempio che ho visto a Sukhothai. E pensare che non ci sarei nemmeno passata se non avessi trascorso le ultime due ore con una ragazza brasiliana conosciuta il giorno prima, lei voleva andarci assolutamente! E come darle torto… se non l’avessi seguita mi sarei persa un grande, grande Buddha! E’ veramente enorme, in posizione assisa, nascosto tra la natura ed un mondop quadrato. Lo vedi da lontano, con quel suo sguardo calmante, pacifico e sorridente (in Thailandia non è difficile incontrarli questi Buddha), al suo cospetto non ti resta altro che alzare la testa e ammirare la sua imponenza, in silenzio. E’ talmente grande che i devoti riescono ad attaccare le foglie d’oro solo fino alle dita di una mano (anche perché è assolutamente proibito scalare la statua!).
Info utili
Come arrivare a Sukhothai?
In bus da Bangkok o Chiang Mai – basta prenotare con qualche giorno di anticipo per sicurezza, per essere sicuri di trovar posto. Ci sono diversi tipi di bus: VIP (prima classe) e seconda classe (curiosità: nel costo del prezzo c’è anche una breve sosta in una specie di autogrill locale, dove si può mangiare gratis – o quasi – mostrando il biglietto del bus!).
In aereo – ci sono diversi voli interni che arrivano al piccolo aeroporto di Sukhothai
In treno – avrei voluto raggiungere Sukhothai con il treno da Bangkok, ma non esistono treni che arrivano direttamente lì con un viaggio diretto, avrei dovuto scendere a Pitsanulok e poi prendere un altro treno. Siccome era il mio primo viaggio da sola ed avevo tempi abbastanza tirati, ho scelto di non farlo, ma sicuramente proverò a viaggiare in treno, magari nel mio prossimo viaggio in Asia.
Dove alloggiare a Sukhothai?
Ci sono due possibilità: o alloggiare vicino al centro antico oppure nel centro abitato moderno. Da quanto ne so il centro moderno ha molte più strutture (ostelli, hotel, locali), anche perché lì vicino c’è la stazione dei bus.

Il mio hotel a Sukhothai
Come raggiungere il Parco Storico? Quanto si paga?
Se provieni dall’abitato di Sukhothai moderna – basta prendere un tuk tuk, un taxi o una bici ed in meno di 15 minuti sarai all’entrata principale del parco. Se invece alloggi vicino al parco storico il mio consiglio è andare a piedi: non c’è nulla di più bello che viaggiare camminando!
Se compri solamente l’entrata nel Parco principale pagherai 200 bath. Se vorrai visitare anche altre 3 zone della città antica – come ho fatto io nella zona nord – pagherai un supplemento (mi pare di aver pagato altri 100 bath, e c’è la possibilità di poter portare la bicicletta con te).
Quanti giorni conviene rimanere a Sukhothai?
Dipende dalle priorità del vostro viaggio, io consiglio almeno una notte. Per chi non è appassionato di archeologia e storia ma vuole comunque visitare il parco, basta mezza giornata gironzolando in bicicletta per vedere le cose che vi ho elencato e poi può spostarsi altrove. Consiglio di andarci al mattino presto (quando non fa tanto caldo) oppure di andare nel pomeriggio e rimanerci fino al tramonto, per regalarvi emozioni indescrivibili e foto stupende! Per chi invece ama fermarsi in ogni posticino e non fare toccata e fuga consiglio di visitare il parco una giornata intera, l’unica cosa è che non ho trovato bancarelle in giro che servivano da mangiare, ma solo da bere. Magari fate una scorta di cose da mangiucchiare prima di entrare nel parco (c’è un 7-11 proprio nella strada principale che porta all’entrata orientale dell’abitato antico).
Nel mio caso, sarei voluta rimanere per più tempo per visitare i dintorni: ho letto sulla mia guida che intorno a Sukhothai ci sono altri complessi templari antichi e di notevole interesse come Si Satchanalai e Kamphaeng Phet.
Fatemi sapere se i miei consigli vi sono stati utili, spero di avervi invogliato a visitare la Thailandia ed in particolare Sukhothai. Spero che vi rechiate lì il più presto possibile: io ho trovato tanta pace e tranquillità, ma si sa che in Asia le cose cambiano in fretta.