Ho sempre pensato che dopo scattata la mezzanotte, niente sarebbe cambiato. E’ sempre tutto uguale: stessi problemi, stessi casini al lavoro, stesse lamentele. Cambia solo il numero della cifra finale dell’anno. Se ci ragionate… è così. Uno è pieno di buoni propositi che poi vanno a ramengo.
Datemi della cinica, se volete.
Quindi niente bilanci, mai fatti.
Quest’anno però è stato completamente diverso, mi sono guardata indietro, e mi sto osservando nel qui ed ora.
Il 2020 ha tirato fuori il peggio di me.
Era iniziato alla grande, sapevo che avrei dovuto sopportare un po’ i primi mesi per via delle cure, e poi marzo sarebbe stata la mia rinascita.
Il Giappone.
Me lo meritavo.
Eccome, dopo un 2019 dimmerda.
E invece…
Ecco il Covid-19 che ha voluto farci uno “sgambetto” e il Giappone me lo sono proprio sognato.
Non ho più voluto sapere niente di Giappone per un bel po’.
Ci si è messo anche il lavoro, che si è completamente bloccato (come tutti coloro che lavorano nelle agenzie viaggi) e chissà quando tornerà.
Nel primo lockdown ci avevo visto un’enorme opportunità: avrei iniziato a cercare di ritrovare Alessandra, grazie al fatto che sarei rimasta sempre in casa.
Ho cercato di ritrovare quella sfera femminile che tanto ho bistrattato negli anni (mi sono sempre sentita un po’ maschiaccio, mai fregata di trucchi, vestiti, ciclo mestruale…). Ho iniziato a leggere e informarmi di digiuno yogico, di Luna, di ciclo mestruale, Medicina Tradizionale Cinese, così ho scelto di voler sistemare il mio ciclo mestruale, da sempre irregolare, con i metodi che conosco: lo Yoga, la naturopatia, reflessologia e Fiori di Bach.

E niente.
Mi è uscito fuori di tutto, in termini fisici.
Potevo immaginarmelo, un po’ lo sapevo, ma non sapevo che sarei “esplosa”.
Dall’estate 2020 non sono più io.
Non riconosco quell’Alessandra che vedo allo specchio.
I miei capelli cadono copiosi da luglio, questo non me lo sarei mai aspettato.
E mi fa stare male, ogni giorno.
I capelli sono una mia caratteristica, mi definiscono, ho imparato ad amarli quando fino a dieci anni fa li volevo lisci spaghetto.
Guai ora a lisciarli, li adoro per come sono: gonfi, ribelli e sempre diversi ad ogni lavaggio. Sono esattamente come me.
E cadendo loro, cado io.
“Eh, ma ne hai tanti”… si, certo, a furia di cadere finiscono però. Ho in testa metà della mia chioma.

E ovviamente la mia mente ha iniziato a vacillare.
A incazzarmi con me stessa perché “ho sbombato” tutto il mio status quo. Che potevo starmene ferma e invece… non mi sono fatta i cavoli miei (che paradosso la mente, vero!?).
In fondo, non desidero figli e del ciclo non mi era mai fregato nulla, fino a quando mi han trovato i noduli al seno.
Vuol dire che qualcosa nel mio lato femminile non va.
Mi è sembrato il minimo cercare di aiutarmi ad autoguarire.
Mi dicono “dai, forza”.
Facile, quando non hai i miei problemi.
E’ difficile anche starmi vicino, ultimamente.
Lo capisco, e mi dispiace tanto.
Perché in realtà ne ho tanto bisogno.
In questo momento sono nella fase in cui non ho voglia di sentirmi dire che le cose arrivano per darmi un messaggio, che devo scoprire la mia missione sulla terra, o addirittura che sono io che mi faccio venire le cose da sola e che bisogna agire per sistemare tutto (come se non stessi facendo nulla!).
Mi esce solo rabbia e tanta ammirazione mista a invidia verso le donne che stanno bene, che sono “normali” (e ultimamente che sono piene di capelli hahahaha).
E mi isolo.
Tutto questo non mi fa bene.
Luna piena del 30/12/2020
Con l’ultima Luna piena di quest’anno ho seguito un rituale importante, sempre legato al concetto del post che ho pubblicato precedentemente.
Ho lasciato andare ciò che non voglio più portare con me, e poi ho stracciato il foglio, buttandolo nel cestino (normalmente si brucia ma ho paura del fuoco, così ho risolto a modo mio!).
E subito dopo averlo fatto è nata in me un’emozione nuova.
Ho speranza.
Speranza di un anno migliore, non solo per me, ma per tutti.
Ed è questo che vi auguro, cari lettori.
Di avere speranza.
Quella speranza vera, non quella frase fatta che si dice quando si saluta un conoscente “eh, speriamo che vada meglio”.
Vi lascio con una foto del mio ultimo lavaggio dei capelli del 2020, fatto proprio durante l’ultima Luna Piena del 2020. Mi sembrano ancora meravigliosi, nonostante tutto quello che sto passando.

Buon 2021!
