La prima vacanza al mare con Marco, nel “lontano” 2013, è stata in Cilento, nella provincia di Salerno. Lui aveva appena comprato casa e necessitava di una vacanza all’insegna del super low cost, se no non saremmo andati da nessuna parte. Capite la mia disperazione?! Non andare via almeno una settimana in estate mi avrebbe fatto impazzire. Abbiamo così scelto di prendere ferie le prime due settimane di settembre per risparmiare: la prima l’avremmo passata con i miei parenti in Ciociaria, la seconda saremmo andati in Cilento. Abbiamo deciso inoltre di scendere con la nostra auto, per non noleggiarne un’altra e spendere ulteriori soldi. Vi lascio la mia scheda viaggio, come sempre faccio per tutti gli itinerari che vi propongo.
Scheda viaggio
Periodo: 8 giorni, 7 notti (prime due settimane di settembre 2013)
Tipo di viaggio: coppia giovane
Accomodation: Park Hotel Cilento, Marina di Camerota. Camera matrimoniale prenotata con Booking.com in formula B&B. Recensione buona. Circa 10 minuti a piedi dal centro paese.
Pasti: di giorno andavamo avanti a panini e frutta comprati al supermercato vicino al nostro hotel. il quale aveva anche un ottimo ristorante dove poter pranzare/cenare (consiglio i loro panuozzi, la fine del mondo!). La sera cenavamo in ristorantini tipici del paese.
Una settimana in Cilento: il mio itinerario
1° giorno – Ciociaria – Marina di Camerota
Arrivando nel primo pomeriggio a Marina di Camerota, siamo riusciti a vedere solo la spiaggia de La Calanca, a cinque minuti a piedi dal nostro hotel. I tramonti da qui sono veramente emozionanti, sappiatelo. Serata tranquilla in paese.
2° giorno – Marina di Camerota
Giornata passata alla scoperta del paesino che ci ha ospitato! A piedi abbiamo raggiunto il centro, poi abbiamo camminato fino alla spiaggia di San Domenico e Marina delle Barche (almeno 20 minuti di camminata eh) e la Spiaggia Lentiscelle, quest’ultima diventata presto la nostra preferita.

Spiaggia di San Domenico o Marina delle Barche

Spiaggia Lentiscelle, particolare
3° giorno – Palinuro
Giornata all’insegna della scoperta di Palinuro e delle sue grotte. Con l’auto abbiamo raggiunto il porticciolo ed atteso che partisse l’escursione in barca alle grotte, alla Baia del Buon Dormire ed all’Arco Naturale. Dopo due orette di “wow”, “che meraviglia”, “non ci credo” ecc… la barca ci ha riportato al porticciolo, un pranzo veloce in paese e poi via a raggiungere la spiaggia della Marinella. Purtroppo il bel tempo ha lasciato lo spazio a nuvoloni minacciosi, ed abbiamo preferito tornare a Marina di Camerota prima del previsto.

Grotta Azzurra

Baia del Buon Dormire

Spiaggia della Marinella
4° giorno – Paestum – Agropoli
Di buon mattino siamo partiti per Paestum, un sogno che si è avverato! Abbiamo visitato il Parco Archeologico e poi il Museo…ho avuto gli occhi a cuore praticamente tutto il tempo. Nel pomeriggio, dopo pranzo, abbiamo raggiunto la Baia di Trentova, ad Agropoli, ma anche qui il bel tempo non ci ha assistito. Peccato perchè avrebbe meritato sicuramente se fosse stata una giornata di sole. Così, mesti mesti, torniamo alla base.

Paestum – Tomba del Tuffatore

Baia di Trentova
5° giorno – Marina di Camerota
Altra giornata (fortunatamente di sole) a Marina di Camerota! Al mattino abbiamo ci siamo rilassati alla Spiaggia Lentiscelle, dopo pranzo ci siamo messi d’impegno ed abbiamo raggiunto a piedi (dopo 40 minuti di trekking sotto il sole) la Baia del Pozzallo, un’autentico paradiso! Pensate, c’erano pochissime persone, ci siamo goduti questa meraviglia quasi soli soletti.

Spiaggia Lentiscelle

Baia del Pozzallo

I colori della Baia del Pozzallo
6° giorno – Pisciotta – Marina di Ascea – Marina di Camerota
Svegliati con un tempo tutt’altro che bello, abbiamo deciso di metterci in auto ed andare a visitare Pisciotta, Marina di Pisciotta ed Ascea. Niente bagni al mare, purtroppo. Nel pomeriggio siamo tornati a Marina di Camerota, dove ha fatto un’acquazzone forte, ma nel tardo pomeriggio il sole è tornato a splendere. Ne ho approfittato per andare alla Calanca sola soletta per meditare in spiaggia, non c’era che qualche persona a passeggiare, visto il mare mosso, per me è stato un momento di pace.

Pisciotta

Ascea Marina

Marina di Camerota – La Calanca
7° giorno – Sapri – Marina di Camerota
Al mattino siamo andati alla scoperta di Sapri, a pochi chilomentri da Maratea, in Basilicata. Avrei tanto voluto conoscere di più anche quella località, ma il cielo ha iniziato a rabbuiarsi e poco dopo ha iniziato a diluviare. Dispiaciuti siamo tornati a Marina di Camerota, dove per ben due ore siamo rimasti prigionieri in camera per un’acquazzone. Nel pomeriggio però si è riaperto il cielo e fortunatamente siamo riusciti a prendere una barca e visitare le diverse grotte di Marina di Camerota e la famosa Baia degli Infreschi (i ragazzi del consorzio sono stati in forse fino all’ultimo a portarci per le condizioni del mare).
Ultima serata sempre ad ammirare il tramonto alla Calanca, cena sublime e poi nanna presto.

Sapri

Marina di Camerota – Grotta Azzurra

Marina di Camerota – Baia degli Infreschi
8° giorno – Marina di Camerota – Milano
Arrivato il giorno di partenza, siamo tornati con calma a Milano.
Consigli ed impressioni
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Purtroppo quella settimana abbiamo trovato qualche
sfigagiorno di brutto tempo (mio cugino mi aveva avvisato “settimana prossima cambia la luna ed anche il tempo!“. Non gli volevo credere, ed invece…), e quindi decidevamo in giornata dove andare, optando per qualche giretto per visitare i paesini sul mare e le spiagge agitate dal vento e dalle onde;
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a Marina di Camerota e dintorni ci sono tantissime spiagge da visitare che purtroppo non abbiamo visto perché abbiamo sempre trovato mare mosso o brutto tempo;
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quell’anno (2013) la spiaggia Cala Bianca di Marina di Camerota è stata dichiarata la spiaggia più bella d’Italia, ma noi non l’abbiamo vista, avremmo dovuto fare un trekking un po’ impegnativo oppure andarci in barca, e non abbiamo avuto tempo/possibilità per colpa del meteo avverso, Siamo andati così alla Baia del Pozzallo, una meraviglia unica, che secondo me può essere considerata al pari di Cala Bianca;
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la strada per Pisciotta ed Ascea è molto difficile perchè ha molte curve ed è ritenuto molto pericoloso per possibilità di frane, inoltre c’è un tratto in salita/discesa molto difficile (specialmente in salita, noi stessi abbiamo avuto problemi nel risalire con una 500). Sappiamo esserci una strada alternativa, ma lo abbiamo scoperto una volta tornati, quando abbiamo parlato con il personale dell’hotel;
Torneremo in Cilento per continuare a scoprire questa terra, per continuare a meravigliarci della natura, dei tesori archeologici e culturali presenti (per esempio, la prossima volta la Certosa di Padula non mancherà), del buon cibo, della gente ospitale… solo non sappiamo quando.
Spero vi sia stato utile questo articolo, se avete domande scrivetemi qui nei commenti o una e-mail, se volete raccontarmi la vostra esperienza in Cilento, se ci siete stati, sarei ben contenta di leggerla 🙂
A presto,
Alessandra