Quando mi è arrivata la mail di conferma prenotazione non sapevo bene come reagire, due erano le cose che mi sentivo di fare.
Una, saltellare di felicità per tutta la casa.
Due, piangere di gioia.
Alla fine non ho fatto niente di tutto questo perché ancora non ci credo.
Il 10 febbraio rivolerò verso Bangkok.
Stavolta però non sarò da sola.
Ci sarà Marco con me.
Lui, che non ha mai avuto ispirazione per l’Asia.
Lui, che quando l’ho conosciuto non viaggiava.
Lui, che si scontra sempre con me perchè vorrei svolazzare sempre di qua e di là, mentre lui mi riporta a terra.
Lui, che non so cosa gli stia succedendo, ma che mi ha voluto portare alle Maldive, che mi ha comprato un biglietto a sorpresa per Francoforte, che mi ha detto “ho bisogno di mare, andiamo in Sicilia!” e tante altre sorprese.

Lui, che mi sta sorprendendo sempre più.
Lui, che ha accettato di seguirmi per 3 settimane nella terra del sorriso.
E’ per lui che mi sentivo di piangere di gioia quando mi è arrivata la conferma del volo.
E’ per lui che sto studiando un itinerario per fargli scoprire un angolo d’Asia, quell’angolo che si è preso un pezzo del mio cuore ed è rimasto lì per tutti questi anni (e che volevo a tutti i costi riprendermi).
Sono passati 3 anni da quella partenza.
Nei mesi scorsi soffrivo talmente tanto che a volte, quando vedevo le foto della Thailandia o di altri posti del sudest asiatico, mi mancava il respiro e finivo per ritirarmi in bagno a piangere e singhiozzare (sarò forse esagerata, ma quando si parla di mal d’Asia, alcuni sintomi sono proprio questi).
Mesi fa, disperata, ho scritto un messaggio a Marco mentre era al lavoro… e lui mi ha risposto così.

E’ per Lui che sono felice.
Perché ha scelto di scoprire un piccolo pezzo d’Asia insieme a me.
Ed io cercherò di fare il possibile perché sia un viaggio indimenticabile.
Per entrambi.

Non so se torneremo e lui dirà “mi è piaciuto e ci riandrei“.
Magari in viaggio ci scontreremo.
Magari lui andrà in crisi per il caos che avrà nella sua testa vedendo disordine, sporcizia, grattacieli, milioni di cavi in giro e strade congestionate da motorini, tuk tuk e taxi.
Lo sto preparando anche a questo.

Magari andrò in crisi io e lui mi tirerà su come ha fatto l’anno scorso a Madrid e Roma.
Non so tante cose ma va bene così.
Sono felice che ci sia.
Sono felice che tornerò in Asia con Lui.
Questo basta.
Noi andiamo.
Seguitemi, anzi. Seguiteci 🙂
Mi trovate su Facebook e su Instagram a pubblicare Stories.
A presto!!!
Alessandra