Visitare Erice tra nebbia e misteri. Cosa vedere, come arrivare.


Il nostro itinerario in Sicilia occidentale è stato molto serrato: tutte le tappe erano state decise prima di partire, le strutture già prenotate. Visitare Erice era una delle tappe imperdibili del nostro viaggio, ma avevamo due possibilità: o vederla nel pomeriggio o vederla alle prime luci del mattino.
Abbiamo scelto la prima opzione, visitandola tra la nebbia e costantemente accompagnati da un’atmosfera misteriosa.

Un po’ di storia

Erice sorge sul Monte Erice (detto Monte di San Giuliano fino al 1934) ad una quota di 751 metri sul livello del mare. La sua fondazione è un mezzo mistero: pare sia stata fondata dal popolo preromano degli Elìmi, anche se Tucidide narra che sia stata fondata dai Troiani stabilitisi vicino al territorio dei Sicani (altro popolo preromano).

Erice è stata inoltre “assimilata” dai Fenici che si fusero con gli Elimi, formando una nuova etnia fenicio-elima. Ai tempi la città si chiamava Erech. I Greci tentarono di conquistare la città durante la guerra contro i Cartaginesi nel IV e III a.C. ma non ci riuscirono.

Durante il dominio romano (dal 214 a.C. si ha notizia dei Romani in Sicilia) non si sente il nome di Erice, ma della dea Venere Erycina, il cui tempio era stato costruito sul Monte Ericino, poi abbandonato dopo le invasioni barbariche e la caduta di Roma.

Erice passò così da una dominazione all’altra, dai Musulmani ai Normanni, dagli Svevi agli Angiò, dagli Asburgici ai Borboni… fino a partecipare nel 1860 alla spedizione dei Mille per la riunificazione dell’Italia.

Oggi Erice è un borgo che mantiene ancora la sua storia, tra atmosfere medievali e la presenza di chiese e castelli. Camminando tra le sue vie ci si rende conto di quanta storia sia passata attraverso quei muri (sono conservate ancora delle mura poligonali preromane!), quelle pietre che sorreggono le abitazioni, le chiese, i castelli e le torri. Dal paese si può scorgere il territorio circostante a 360°: si può infatti ammirare la costa trapanese e al contempo il territorio interno.
Se non c’è nebbia.

Cosa vedere a Erice

La Porta Trapani

La funivia porta nel piazzale dove si trovano un parcheggio e dei bagni pubblici. A poca distanza c’è l’entrata nel borgo, ed è proprio rappresentata dalla Porta Trapani.

Il Duomo

Questa chiesa ha un nome lunghissimo: Real Chiesa Madrice Insigne Collegiata, detta anche Real Duomo o Duomo di Erice.

Dedicato a Maria Assunta, il Duomo si trova in piazza Matrice.
Quello che vediamo ora è stato costruito nei primi decenni del XIV secolo, dopo un primo momento in cui qui sorgeva una piccola chiesetta cattolica del IV d.C.

Con impianto basilicale a 3 navate, il pronao con arco ogivale fu aggiunto nel XV secolo. Durante i secoli subì diversi rimaneggiamenti e abbellimenti come altre cappelle laterali.

Nel 1715 ci fu un delitto di sangue all’interno della chiesa, così fu interdetta e poi riconsacrata il 16 agosto dello stesso anno.

Nel XIX secolo iniziarono dei lavori di restauro e riconsolidamento del Duomo causa diversi danni strutturali che compromettevano la sicurezza dell’edificio.

All’interno del Duomo sono presenti anche 9 croci greche in marmo provenienti dal tempio pagano di Venere Erycina.

La torre campanaria a fianco del Duomo, prima di diventare tale nel XIV d.C., era una torre di avvistamento. Oggi si può salire fino alla sua sommità per ammirare il panorama circostante. Inutile dirvi che non ci siamo saliti per la nebbia fittissima.

Chiesa di San Giuliano

E’ stata costruita nel XI secolo in epoca normanna, è una chiesa visibile anche dai giardini vicino al Castello di Venere (se non c’è nebbia!).

Nel 1926 è crollata la navata centrale, così fu chiusa al pubblico fino a quando, recentemente, non è stata restaurata.

Castello di Venere

E’ un castello normanno costruito nel XII secolo sopra le rovine dell’antico tempio romano della Dea Venere Erycina. In epoca borbone divenne un carcere. Oggi del castello rimangono, purtroppo, solo dei ruderi.

Giardini e Torri del Balio

Le torri del Balio non sono altro che torri di avvistamento adiacenti al Castello di Venere. Furono ristrutturate e ricostruite nel XIX secolo dal Conte Pepoli. Vicino ad esse c’è un bel giardino all’inglese (detto del Balio) dove ci si può rilassare e ammirare il panorama.

Piazza Umberto I

La piazzetta principale della città: ospita il Palazzo comunale, qualche ristorantino, una biblioteca e un museo comunale.

Un tocco di Street Art

Ormai sapete che in ogni posto in cui vado ricerco la Street Art: quella di Erice mi ha stupito! Conoscevo solo un’opera (quella con la scritta “Erice” nell’arco) ma, una volta arrivati lì, mi sono ritrovata ad ammirare un sacco di altre opere! Alcuni sono dei veri e propri quadri applicati ai muri, altri invece sono decorazioni create direttamente sul muro.

Informandomi, ho scoperto che ad agosto 2018 si era svolta una festa dedicata alla Street Art, dove diversi artisti hanno dipinto dei quadri e li hanno applicati sui muri. Ho scoperto che quest’anno si svolgerà un nuovo festival dedicato alla Street Art (7-8-9 agosto 2019), quindi preparatevi a vedere nuove opere sparse per il borgo!

Un giro nel borgo

Sicuramente ci sono un sacco di altre cose da vedere in questo borgo meraviglioso, però io sono attirata dai vicoli, dalle vie strette e piene di pietre parlanti. Quindi ho tralasciato un po’ tutto il resto e mi sono letteralmente infilata nel cuore di Erice, e non me ne sono pentita assolutamente.

Informazioni utili

Come arrivare a Erice?

In auto

Da Trapani c’è proprio l’indicazione per Erice e si arriva in Piazza Porta Trapani.

In funivia

Al costo di 9€ A/R, potrete andare ad Erice e godervi comodamente il magnifico panorama su Trapani e le Isole Egadi (nebbia permettendo). La funivia impiega circa 10 minuti a tratta. Attenzione: in caso di vento forte la funivia potrebbe essere chiusa.

Dove parcheggiare?

Se andate in auto, proprio in Piazza Trapani ci sono dei parcheggi dove lasciare l’auto (a pagamento). Se andate in funivia, vi consiglio di parcheggiare nell’area antistante l’ingresso alla funivia (parcheggi P1 e P2) in via Capua e via Avellino a Trapani (1,50€ le prime 3 ore di sosta, aggiornamento a settembre 2018).

Altri consigli

Cosa mangiare a Erice?

Allora… noi non siamo rimasti lì a mangiare, però ad Erice sono famosissimi i genovesi ericini, dolci di frolla ripieni di crema o ricotta… che fai, non vai in una pasticceria e non li compri!? Noi siamo stati in una di quelle più famose, la Pasticceria di Maria Grammatico.

Come vestirsi?

Se è estate e a Trapani fa un caldo bestia, comunque portatevi un golfino! Erice non si trova sul mare ma quasi in montagna, fa freschino. Soprattutto se, come successo a noi, troverete nebbia e vento. Copritevi e non ve ne pentirete!

E i bagni pubblici?

Ce ne sono sia all’entrata della funivia che una volta arrivati al parcheggio di Piazza Porta Trapani. Nel borgo noi abbiamo usufruito dei bagni di un bar nella piazzetta principale.

Link utili


Allora… vi ho convinto a visitare Erice? Nonostante la delusione iniziale di trovarla sotto le grinfie della nebbia, mi sono goduta ogni momento. Spero di avervi trasmesso il desiderio di andarci!

A presto,

firma Alessandra Cialone

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